La “Direttiva Omnibus” è pronta ad introdurre nuovi ed importanti obblighi per qualsiasi e-commerce e sito web su recensioni e cambi di prezzo. Così come per Google Analytics 4, il nuovo testo normativo entrerà in vigore a partire dal 1 luglio 2023. Divenuta, quindi, una data cruciale per tutti i possessori di siti web ed e-commerce.

Che cos’è la Direttiva Omnibus

Prima di spiegare come adeguare siti web ed e-commerce alla nuova direttiva, è importante sapere di cosa si stratta e su quali aree verrà applicata. Omnibus è una nuova Direttiva europea (2019/2161) che ha lo scopo di aumentare il livello di trasparenza verso i consumatori. Tale direttiva andrà ad incidere in special modo su: gestione delle recensioni, riduzioni di prezzo e condizioni generali di vendita dei marketplace. Per chi non adegua i propri canali online a tale normativa sono previste multe fino a 20 milioni di euro.

Tuttavia, è bene precisare che la nuova legge non si applica alla vendita B2B. Infatti, entrerà in vigore solo quando un’azienda (o chi per essa) vende prodotti o servizi ad un consumatore online e/o offline. In questo articolo, ci focalizzeremo sull’ambito digitale e quindi ai casi specifici riguardanti siti web ed e-commerce, in particolare alla questione riduzione di prezzo e gestione delle recensioni. Pronti? Iniziamo.

Riduzione di prezzo, cosa dice la nuova direttiva

In termini di riduzione di prezzo ecco cosa dice la nuova normativa: “Ogni annuncio di riduzione di prezzo indica il prezzo precedente applicato dal professionista per un determinato periodo di tempo prima dell’applicazione di tale riduzione. Per prezzo precedente si intende il prezzo più basso applicato dal professionista alla generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti all’applicazione della riduzione del prezzo“. Per spiegare a livello pratico cosa vuole andare a regolare la normativa Omnibus un esempio è d’obbligo.

Un e-commerce espone in data 1 luglio un prodotto al costo di €100,00. Successivamente, in data 15 luglio il prezzo viene aumentato a €150,00, per poi essere a sua volta ridotto dopo un paio di giorni a €120,00. Questa riduzione di prezzo dovrà essere accompagnata da una dicitura che indichi al consumatore il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti la riduzione del prezzo, vale a dire l’importo di euro €100,00.

Tutto questo per impedire le false riduzioni di prezzo, scenari che si verificano (soprattutto in concomitanza con i saldi) quando ad un aumento di prezzo ne segue immediatamente una riduzione. Risultando, quindi, una riduzione fittizia.

Gestione delle recensioni, ecco cosa cambia

Con riferimento alla recensioni il nuovo Decreto legislativo prevede che: “Se un professionista fornisce l’accesso alle recensioni dei consumatori sui prodotti, sono considerate rilevanti le informazioni che indicano se e in che modo il professionista garantisce che le recensioni pubblicate provengano da consumatori che hanno effettivamente acquistato o utilizzato il prodotto“.

Quindi, per adeguare il sito web alla Direttiva Omnibus sarà molto importante la scelta del provider di recensioni che si deciderà di attivare. Dovrà essere infatti un tool che permetta la pubblicazione di recensioni solo a seguito dell’acquisto sul sito, impedendo recensioni a chiunque e in modo indiscriminato. Non attenersi a queste direttive, comporterà una pratica commerciale scorretta e quindi punibile dall’Omnibus. Ma in cosa consiste una pratica commerciale scorretta? Anche in questo caso il testo legislativo vieni in nostro soccorso. Costituisce pratica commerciale scorretta “indicare che le recensioni di un prodotto sono inviate da consumatori che hanno effettivamente utilizzato o acquistato il prodotto senza adottare misure ragionevoli e proporzionate per verificare che le recensioni provengano da tali consumatori“.

Va di per sé che la Direttiva prenda in considerazione anche il fenomeno delle false recensioni sui social network. In tal senso la nuova legge prevede che costituisce una pratica commerciale scorretta: “inviare, o incaricare un’altra persona giuridica o fisica di inviare, recensioni di consumatori false o falsi apprezzamenti o di fornire false informazioni in merito a recensioni di consumatori o ad apprezzamenti sui media sociali, al fine di promuovere prodotti“.

Cosa rischia chi non si adegua alla Direttiva Omnibus

È giunto il momento di parlare delle note dolenti: cosa rischia chi non si adegua alla Direttiva Omnibus? Prima di entrare nello specifico, è bene precisare che con questa Direttiva la Comunità Europea ha innalzato il limite delle sanzioni massime irrogabile in merito alle pratiche commerciali scorrette da 5 a 10 milioni di euro.

Inoltre, la Direttiva Omnibus prevede un importante diritto in favore dei consumatori. Vale a dire quello di poter fare causa direttamente al giudice qualora abbia subito un danno derivante da una pratica commerciale scorretta. Questo significa che il consumatore non è più obbligato ad attendere prima la decisione della AGCM (l’Autorità competente a verificare se i siti rispettano il Codice del Consumo) ma può subito fare causa davanti al proprio giudice, con notevole risparmio di tempi e costi.

Detto ciò, la legge tende a specificare anche i criteri grazie ai quali il giudice potrà emanare le sanzioni:

  • la natura, gravità, entità e durata della violazione;
  • le eventuali azioni intraprese dal sito web o e-commerce per attenuare il danno subito dai consumatori o per porvi rimedio;
  • eventuali violazioni commesse in precedenza dal dal sito web o e-commerce;
  • i benefici finanziari conseguiti o le perdite evitate dal sito web o e-commerce in conseguenza della violazione, se i relativi dati sono disponibili;
  • le sanzioni inflitte al sito web o e-commerce per la medesima violazione in altri Stati membri in casi transfrontalieri;
  • eventuali altri fattori aggravanti o attenuanti applicabili alle circostanze del caso.

CONTATTACI

Adegua subito il tuo sito web o e-commerce alla nuova direttiva europea!